
Secondo un recente studio a cura del SCSIO (South China Sea Institute of Oceanology) – pubblicato sulla rivista scientifica Geophysical Research Letters – dal 1952 al 2011 la durata dell’estate è aumentata da 78 a 95 giorni, mentre quella dell’inverno è diminuita da 76 a 73 giorni.
E se non è del tutto vero che “non ci sono più le mezze stagioni”, in effetti la primavera e l’autunno durano meno: rispettivamente, si è registrata in entrambi i casi una riduzione da 124 a 115 giorni e da 87 a 82 giorni.
L’alterazione del ciclo delle stagioni appare più evidente nell’area mediterranea e sull’altopiano tibetano.
Se questo trend dovesse continuare e non venissero presi adeguati provvedimenti per contrastare il cambiamento climatico, entro il 2100 potremmo avere estati che durano 6 mesi e inverni che ne durano 2, con la conseguente ulteriore riduzione di primavera e autunno.
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