I nubifragi che hanno devastato le Marche nei giorni scorsi, hanno impattato in maniera gravissima anche sul settore agricolo, sia in termini di distruzione delle colture che di danni ad attrezzature, mezzi agricoli, siti di trasformazione, rimesse, magazzini di stoccaggio etc.
La rilevazione è di Coldiretti, che denuncia “Nella zona di Senigallia, una delle aree più colpite dell’Anconetano, il bilancio parla di campi di verdure completamente distrutte, così come frutteti, coltivazioni di mais e girasole… Nel Maceratese sono stati danneggiati i vigneti di Verdicchio di Matelica Doc ma il vento forte ha colpito anche le stalle… A Cantiano un produttore di vino aromatizzato alla tradizionale visciola locale, si è ritrovato il laboratorio sventrato, macchinari sommersi e i silos pieni portati via dalla corrente”.
La viabilità locale è compromessa in particolar modo nel Pesarese, rendendo peraltro estremamente difficile agli allevatori controllare i loro animali al pascolo. Le idrovore non bastano a togliere la melma dai pozzi per l’acqua.
Non solo: sono a rischio le semine autunnali di orzo, avena e grano nei terreni dove si sono accatastati rifiuti di ogni genere e aperte voragini impraticabili anche per i trattori. E preoccupa – prosegue Coldiretti – anche la situazione dei pozzi per l’acqua pieni di fango, inutilizzabili con le idrovore che non riescono a togliere la melma.
