La differenziazione prezzi danneggia clienti fedeli e/o vulnerabili

Proseguiamo nella condivisione della recente dichiarazione EIOPA in merito alle prassi di differenziazione dei prezzi.

Ecco cosa afferma EIOPA riguardo l’impatto sui consumatori di queste pratiche

  •  Nei comparti non-Vita, e soprattutto nei mercati che presentano una forte pressione competitiva, spesso le Compagnie offrono sconti di premio per trattenere i clienti o attrarne di nuovi. Ciò consente ai consumatori più inclini a ricercare prezzi migliori e a cambiare marchio al momento del rinnovo di beneficiare di premi assicurativi più bassi.
  • D’altro canto, i consumatori meno attenti alla componente prezzo, che hanno accesso limitato agli strumenti digitali che potrebbero consentire solo di comparare i prodotti assicurativi, che non sono a conoscenza del fatto che esistono le prassi di differenziazione del prezzo o che hanno maggiore propensione a rinnovare la polizza senza cercare alternative, potrebbero trovarsi svantaggiati proprio in ragione di tali pratiche. Le Compagnie potrebbero identificare questi clienti e addossare loro aumenti di premio non correlati al rischio sottostante, configurando un trattamento non equo.
  • Particolari preoccupazioni emergono quando queste prassi hanno ripetutamente luogo in fase di rinnovo in un contesto di relazione a lungo termine con la Compagnia, nella quale i clienti fedeli risultano così penalizzati, soprattutto se appartengono a gruppi più vulnerabili. Dal punto di vista della supervisione, la preoccupazione è che clienti come persone anziane o con accesso limitato ai canali digitali o altre fonti di informazioni possano essere particolarmente danneggiati dalle prassi di differenziazione prezzi. Differenti fattori possono ostacolare la capacità dei consumatori di cambiare Compagnia, per esempio una scarsa conoscenza di queste pratiche o limitato accesso agli strumenti IT o ancora la mancanza di tempo per cercare un prodotto più accessibile a causa di particolari circostanze della vita.
  • Il crescente utilizzo di differenti tipi di dati comportamentali provenienti da varie fonti, aumenta anche gli effetti negativi correlati all’uso di dataset sensibili, il che comporta il rischio di una discriminazione illegale. Questo rischio può risultare amplificato allorché il dato viene processato tramite algoritmi e tecnologie complesse come i sistemi AI, che possono determinare valutazioni non eque scarsamente controllabili dalla supervisione umana. 

Quanto sopra deriva dalla traduzione e dalla sintesi dei contenuti della dichiarazione originale, disponibile a questo link https://www.eiopa.europa.eu/document/download/1e9a8fb2-e688-4bf5-a347-ee0a1ec3aab3_en?filename=EIOPA-BoS-23-076-Supervisory-Statement-on-differential-pricing-practices_0.pdf esclusivamente in inglese.

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.