Il processo POG nelle prassi di “price walking”

Secondo EIOPA il processo POG deve essere incluso nelle prassi di “price walking”. Nella sua recente dichiarazione, l’Authority chiarisce infatti che le prassi di differenziazione dei prezzi non debbono tradursi nel trattamento scorretto del consumatore. Pertanto:

  • I produttori di polizze assicurative che adottano prassi di differenziazione dei prezzi dovrebbero dimostrare di aver messo in atto misure POG proporzionate ed efficaci lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, affinché tali pratiche non si rivelino scorrette nei confronti dei clienti all’interno del target market identificato. Il prezzo è una caratteristica del prodotto e pertanto dovrebbe rientrare nel processo POG; di conseguenza, i produttori dovrebbero valutare quanto tali prassi siano allineate con le caratteristiche, le necessità e gli obiettivi del target market.
  • Certe tipologie di prassi di differenziazione del prezzo, e in particolare quelle cosiddette “price walking” nelle quali il premio pagato dai clienti subisce ripetuti aumenti in fase di rinnovo in base a motivazioni non correlate ai rischi sottostanti o ai costi del servizio, presentano un elevato rischio scorrettezza nei confronti dei consumatori e quindi non sono coerenti con il quadro legislativo IDD. Nello specifico, queste prassi – a causa della loro natura dannosa – non sono allineate con i bisogni, gli obiettivi e le caratteristiche di ogni target market.
  • Esempi di prassi “price walking” considerate lesive e pertanto non compliant con l’art. 17 della IDD e non allineate con i bisogni, gli obiettivi e le caratteristiche di ogni target market e pertanto non compliant con l’art. 6.2 del Regolamento POG includono:
  • Aumenti ripetuti del prezzo per lo stesso cliente al momento del rinnovo in base alla sua bassa propensione a cambiare marchio
  • Aumenti ripetuti del prezzo per lo stesso cliente al momento del rinnovo in base alla sua elasticità rispetto al costo da pagare
  • Invitare o spingere un cliente potenziale ad acquistare un prodotto assicurativo (talora incluso in un pacchetto di prodotti finanziari e non finanziari) piuttosto che un altro a causa di un prezzo iniziale molto basso, e successivamente applicare improvvisi, inattesi, significativi e ripetuti aumenti di prezzo al rinnovo per ragioni non basate sul rischio sottostante o sul costo del servizio

Pur non essendo un elenco esaustivo, le prassi price walking descritte precedentemente sono considerate tali da risultare scorrette in quanto potrebbero penalizzare ingiustamente specifiche categorie di clienti. In particolare, gruppi più vulnerabili (come i clienti più anziani, con un basso livello di istruzione o a basso reddito) sono ad alto rischio di essere danneggiati in maniera sproporzionata da queste pratiche.

Degno di nota è che i requisiti IDD impongono di garantire che i clienti siano trattati onestamente, equamente e professionalmente secondo il loro miglior interesse sono in linea con gli altri sforzi a livello europeo di promuovere un trattamento equo dei clienti. Questo è precisamente il caso della Direttiva 2005/29/EC20 riguardante pratiche commerciali scorrette business-to-customer nel mercato interno.

Quanto sopra deriva dalla traduzione e dalla sintesi dei contenuti della dichiarazione originale, disponibile a questo link https://www.eiopa.europa.eu/document/download/1e9a8fb2-e688-4bf5-a347-ee0a1ec3aab3_en?filename=EIOPA-BoS-23-076-Supervisory-Statement-on-differential-pricing-practices_0.pdf esclusivamente in inglese.

 

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.