IVASS valorizzare il ruolo assicurativo della polizza Vita

IVASS valorizzare il ruolo assicurativo della polizza Vita. Nelle sue considerazioni alla Relazione Annuale sulle attività svolte nel 2022, il Presidente IVASS Luigi Signorini ha posto l’accento sul marcato calo dell’andamento premi Vita (-11%) riconfermato nei primi mesi del 2023. Per la prima volta in 10 anni, la gestione del comparto ha chiuso in perdita. Il decremento in particolare riguarda i prodotti unit linked. “L’incremento dei rendimenti delle attività finanziarie alternative alle polizze ha frenato la raccolta di premi e ha alimentato le estinzioni anticipate dei contratti Vita, in particolare tra i detentori di polizze di importo elevato” ha sottolineato Signorini, evidenziando un rapporto riscatti/premi in crescita – specie per le compagnie che distribuiscono i propri prodotti attraverso il canale bancario o mediante promotori finanziari – e mediamente attorno al 90%.

Anche se l’Istituto ritiene i rischi complessivamente ben presidiati, il caso Eurovita – definito “patologico” – e, più in generale la situazione dell’intero comparto e il mercato in veloce trasformazione indicano la necessità di riflettere attentamente sull’impianto normativo nazionale ed europeo che influisce sull’assicurazione Vita, con particolare riguardo al ramo I, caratterizzato da garanzie di rendimento e che viene messo fortemente a rischio dai riscatti anticipati a valori predeterminati, in quanto “si pone il problema di garantire congruità tra la liquidità dell’attivo e del passivo, nonché di coprire il rischio economico-finanziario connesso con il rendimento promesso agli assicurati lungo tutta la vita del contratto… Nel riconsiderare il quadro normativo, sarebbe opportuno valorizzare il ruolo più propriamente assicurativo della polizza rispetto a quello, accentuatosi negli ultimi anni, di un surrogato degli investimenti puramente finanziari. La questione non riguarda solo l’Italia; però, sebbene i dati non consentano confronti analitici, pare in Italia più significativa che altrove, a causa di una complessiva cornice normativa e di una prassi di mercato che, direttamente o indirettamente, accentuano nel nostro paese la liquidità dei passivi assicurativiha osservato Signorini.

Le Compagnie dovranno rivedere il presidio sul rischio di liquidità, sia nella fase del disegno dei prodotti, sia nelle pratiche di gestione del rischio; l’IVASS, dal canto suo “con l’obiettivo di restituire un carattere distintivo all’offerta Vita, e tenendo conto dell’esperienza” sta portando a termine la revisione della normativa secondaria in materia e chiede vengano istituiti fondi di garanzia anche per questo mercato, come già da anni è stato fatto in Francia e Germania.

www.ivass.it

 

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.