Nell’ambito dell’indagine World Life and Health Insurance Report 2022, Capgemini ha rilevato un preciso e reciproco nesso causale tra il benessere fisico e quello finanziario, confermato dalla pandemia globale.
Con “benessere” si intende uno stato essenzialmente libero da preoccupazioni, stress e rischi significativi, favorito da una serie di attività e comportamenti.
L’accesso alle cure indipensabili, la capacità di far fronte agli impegni economici, la prevenzione dei rischi, la preparazione ad eventuali eventi inattesi futuri: in sostanza, il benessere corrisponde alla possibilità delle persone di vivere la vita che desiderano.
I cambiamenti demografici, come l’aumentata attesa di vita, amplificano il bisogno di un maggior benessere fisico e finanziario. La durata media è aumentata di circa 6 anni dagli anni 2000 e la popolazione dai 60 anni in su è destinata a raddoppiare entro il 2050. Di conseguenza, cresce la pressione sui servizi pubblici e sociali: il debito pubblico è aumentato del 50% negli ultimi 20 anni, l’inflazione dei costi sanitari è passata dal 6% del 2018 al 9% del 2021 e si prevede che la carenza globale di operatori sanitari raggiungerà i 18 milioni per il 2030.
Capgemini ha intervistato oltre 7.500 clienti assicurativi nel mondo. La maggior parte ha affermato di voler migliorare il proprio benessere fisico (69%) e finanziario (67%). Quasi altrettanti stanno intraprendendo azioni per raggiungere questo scopo: il 66% interviene a livello fisico (facendo moto, controllando l’alimentazione, monitorando i parametri sanitari) e il 63% interviene sul piano finanziario (elaborando budget, tracciando le spese, risparmiando a lungo termine).
Le Compagnie, dal canto loro, da tre anni a questa parte fanno sempre maggiore riferimento al concetto di benessere nei loro report annuali e nelle comunicazioni agli investitori.
I consumatori sono pronti a rivolgersi all’industria assicurativa – che pongono al primo posto per il benessere fisico ed al secondo per il benessere finanziario – per cercare risposte ai loro nuovi bisogni, guardando con interesse specialmente alle Imprese in grado di offrire proposte innovative e tali da arricchire la relazione con i clienti.
Le Compagnie che sanno comprendere pienamente questa tendenza ed agire di conseguenza possono fidelizzare i consumatori attraverso offerte innovative. Ma anzitutto gli Assicurati devono prontamente adottare le soluzioni già a disposizione. Secondo la ricerca, il 49% dei clienti dichiara infatti di conoscere le offerte delle Imprese in termini di app digitali di monitoraggio, dispositivi indossabili, roboadvisor, ma solo il 32% ne fruisce.